Un mondo impersonale

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Le abitudini dell’accoglienza sono una regola desueta, la casa ha perso il senso dell’accoglienza perché la vita ci abitua ad essere impersonali.

Oggi si comunica a stento, con la tecnologia si è connessi al I-phone con una totale dipendenza da un oggetto di cui non si riesce a fare più a meno. Tuttavia la presenza degli altri crea spesso ansia e inquietudine, a volte l’arrivo immediato di una telefonata mette una sorta di nervosismo e crea uno stato di difesa nei confronti del contatto. Non sono sempre operatrici telefoniche che fanno squillare il telefono all’improvviso, con uno strano accento straniero. Il messaggio sul telefono, come elemento di anticipo di una conversazione è sicuramente il miglior modo per non disturbare.

Oggi arriva una strana telefonata, una persona che non riconosco, mi ricorda i tempi in cui la necessità di aiuti domestici era maggiore del fastidio della presenza dell’estraneo a casa. In realtà il supporto alla crescita dei figli con la presenza di una baby sitter h24 è la vita possibile per una coppia che lavora tutto il giorno. Lella chiama per salutare, per chiedere anche un aiuto per risolvere una sua problematica di lavoro e incomincia a parlare del passato. Lella è stata accolta nella famiglia con due bambini piccoli e si è affezionata alla casa, al punto di voler trascorrere anche le vacanza con i bambini e dare supporto estivo alla famiglia. Lella si ricorda delle vacanze e dei momenti sereni trascorsi insieme, la sua attuale condizione di badante in una casa di riposo per anziani non le dà la stessa condizione di rispetto e di remunerazione economica. Se l’ospitalità è difficile per molte persone, al contrario, per altre rappresenta il cardine della propria vita. Il senso del valore dell’ospitalità oggi è molto rappresentato nei riguardi degli animali, piuttosto che degli umani. La presenza di personale fisso in una casa per lavori domestici è un’ abitudine del passato che oggi si è ripresa in una formula impersonale di utilizzo senza troppo interesse al valore del rapporto umano.

La vita di Lella, segnata da molte difficoltà ha una traccia di benessere per il tempo trascorso con una famiglia accogliente e rispettosa. Lella ha lasciato ben poco nei ricordi dei bambini, che erano piccoli e non possono ricordarla, al contrario si è arricchita dalla possibilità che ha avuto di stare in una famiglia evoluta e accogliente. Oggi la diffidenza non consente di dare fiducia alla persone tanto da accoglierle nella vita di tutti i giorni, un disagio che i bambini percepiscono nell’abitudine alla presenza di estranei a casa. In un mondo impersonale l’affetto di una giovane ragazza, la ‘cosidetta tata, che intrattiene i bambini non sarà più possibile, le relazioni impersonali del mondo d’oggi chiudono la porta all’altro, ancor di più a persone che entrano nell’intimità domestica. Il citofono squillerà sempre meno, le visite degli amici e dei compagni sono meno gradite rispetto al tempo da trascorrere con i giochi al computer. I bambini oggi scivolano con touch display su piattaforme virtuali e sono connessi al mondo dei pari. La porta di casa resta chiusa e difficilmente si aprirà per accogliere amici e baby sitter. Le abitudini dell’accoglienza sono una regola desueta, la casa ha perso il senso dell’accoglienza perché la vita ci abitua ad essere impersonali.

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Profilo Autore

MARIA PAOLA SIMEONE

Maria Paola Simeone - ginecologa, sessuologa, ha creato una proposta di modello organizzativo per un Servizio di sessuologia per la prevenzione della violenza. Lavora presso il Consultorio Familiare nella Asl a Bari; si occupa di: adolescenza, menopausa, problemi di coppia, di identità di genere, di dolore pelvico.  Nelle scuole ha attivato corsi sull’affettività, sulla sessualità, per la consapevolezza nella comunicazione virtuale e per la diagnosi precoce dell'endometriosi. E' docente all'Università IULM al Master sulla Comunicazione in Ginecologia organizzato dall'AOGOI.  E’ membro della FISS (Federazione di sessuologia), dell'EFS (Società Europea di Sessuologia) e dell'ESSM (Società di Sexual Medicine). Partecipa ai convegni internazionali e alla ricerca in ginecologia e sessuologia. Autrice del libro ”l‘intimità perduta, oltre la sessualità alla ricerca dell'eros" Europa edizioni 2014 Nel 2017 nomina quadriennale "Comité d’experts en prévention et en promotion de la santé " Sante Publique -France

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