Modelli imprenditoriali emergenti: #tiriamolesomme

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L’edizione 2015 del Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile il 12 novembre, a Torino, tirerà le somme di due anni di lavoro sull’“Italia che cambia”.

 

“Ricominciamo a sognare ad occhi aperti e riprendiamoci il futuro. Come diceva Steve Jobs, “Stay hungry, stay foolish”: solo le persone abbastanza folli da voler cambiare il mondo lo cambieranno davvero”. Mario Parenti, presidente dell’Associazione GammaDonna, introduce così il 7° Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile che si terrà a Torino, il 12 novembre 2015, al Campus Luigi Einaudi – con il sostegno della Camera di commercio di Torino e del suo Comitato per l’Imprenditoria Femminile, sotto il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e di quello dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

L’Italia sta cambiando e nuovi modi di fare e pensare l’impresa, di innovare i processi tradizionali, “contaminando” l’economia consolidata, non appaiono più un miraggio. Chi ha usato la crisi come stimolo, chi ha saputo trasformare un’idea innovativa in un’impresa di successo, chi ha rimesso al centro l’individuo, coniugando l’innovazione con la capacità di lavorare in team, sta davvero contribuendo oggi alla ripresa economica del Paese con effetti positivi sull’occupazione, in particolare quella giovanile. Lo confermano i dati del Registro Imprese delle Camere di commercio italiane, secondo cui le startup innovative crescerebbero ad un ritmo annuo del 120%, ma anche quanto rilevato “sul campo” dall’Osservatorio GammaDonna, che da due anni lavora sui modelli imprenditoriali emergenti, con l’obiettivo di mettere in luce le tendenze innovative su cui il Paese dovrà concentrare interventi e strumenti di sostegno.

La strada è ancora in salita, ma i segnali sono incoraggianti, come dimostrano i 5 casi di imprenditoria emergente – selezionati tra le tante candidature giunte da tutta Italia – che la mattina del 12 novembre apriranno la settima edizione del Salone GammaDonna, ricevendo il Giuliana Bertin Creativity Award

Da Catania Maria Elisa Fazio, AD dell’innovativa piattaforma Flazio.com che fornisce tecnologia che reinventa con semplicità il modo di creare siti web; l’imprenditrice ucraina Iryna Ierokh, co-fondatrice a Torino di Business Source Italy, che, con il marchio Family Office Italy, offre servizi di consulenza e supporto a famiglie e società di Est Europa, America e Cina, interessate a investire nel nostro Paese; Fabio Moretti, presidente di Ebios Futura, startup di Mondovì (CN) che opera nel settore della medicina predittiva e crioconservativa, e ha brevettato un innovativo screening prenatale non invasivo; Miriam Manassero, AD di AL.va, startup di Casale Monferrato (AL) con 4 brevetti, che ha sviluppato un veicolo totalmente elettrico per la distribuzione di alimenti freschi o surgelati, con massima versatilità e impatto zero; Mariella Stella, vicepresidente di Casa Netural, coworking rurale a Matera e “incubatore di sogni professionali”, che offre supporto nell’avviamento di un progetto, uno spazio fisico per testarlo e una community di persone per realizzarlo.

Delle 5 imprese premiate, 4 sono a conduzione femminile, a testimonianza che “le donne che fanno impresa rappresentano una realtà importante, meritevole della massima attenzione – ha commentato Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa SanpaoloSeppure le dimensioni delle nostre imprese siano generalmente più contenute rispetto alla media nazionale e internazionale, quelle a conduzione femminile si distinguono per propensione all’innovazione, attenzione alla registrazione dei propri marchi e orientamento al marketing e alle relazioni. Caratteristiche particolarmente interessanti, soprattutto se legate alla capacità di servire mercati esteri. Le imprenditrici, con il loro coraggio e la loro determinazione, stanno fornendo un contributo decisivo in questa fase di ripresa economica”.

In Italia un’impresa su cinque è femminile e lo stesso avviene in provincia di Torino dove si contano quasi 50mila realtà imprenditoriali in rosa – ha spiegato Cristina Di Bari, membro di Giunta della Camera di Torino – Anche se per il 63% sono imprese individuali, si tratta di realtà solide e strutturate, che nella crisi hanno reagito meglio rispetto alla media. Nel primo semestre 2015 le vediamo già addirittura tornare ad un tasso di crescita positivo, quando il sistema imprenditoriale nel suo complesso fatica ancora: questo significa che la creatività e la tenacia delle imprenditrici torinesi, come delle altre realtà innovative e giovanili presentate al Salone GammaDonna, rappresentano la strada per ricominciare a crescere ”.

Alle storie emergenti, nella mattina del 12 novembre, faranno da contraltare le testimonianze delle imprese che hanno superato con successo le criticità evidenziate durante la scorsa edizione del Salone (formazione, comunicazione, sostenibilità finanziaria) e le nuove sfide costituite, ad esempio, dalle opportunità di cross fertilization/ibridazione tra imprese innovative emergenti e l’economia consolidata. Si parlerà di internazionalizzazione partendo dalla straordinaria esperienza di Davide Dattoli, che sta esportando il “suo” Talent Garden in tutto il mondo; si discuterà di scalabilità delle soluzioni con Mattia Carluccio, fondatore di MyTable (acquisita dal colosso Tripadvisor a inizio 2015); ci si confronterà con donne di successo in settori tradizionalmente maschili, come quello dei Fablab (Zoe Romano) o degli investimenti (Mariarita Costanza, “squalo” del business talent di Italia1 SharkTank).

Nel pomeriggio si giungerà al clou di questa edizione del Salone con i quattro Focus sulle criticità emerse, a cui parteciperanno decine di innovatori da tutta Italia con l’obiettivo di formulare proposte d’intervento, concrete e condivise, da sottoporre agli enti competenti. Enti competenti che saranno coinvolti direttamente in questo processo di dialogo e confronto in una sessione dedicata (“Faccia a faccia imprese emergenti-Istituzioni”) in cui – in un serrato botta e risposta – imprenditrici e imprenditori innovativi si confronteranno con l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte, Giuseppina De Santis; il referente della Segreteria Tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico Mattia Corbetta; il Direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Cristina Balbo.

GammaDonna Programma di sintesi

Relatori

Imprenditoria femminile in Italia

In collaborazione con: Università degli Studi di Torino
Con il patrocinio di: Ministero Sviluppo Economico, Unioncamere, Regione Piemonte, Città di Torino, Unioncamere Piemonte
Sponsor: Intesa Sanpaolo, Fiat Professional

INFO: http://www.gammadonna.it

Il Salone GammaDonna, nato a Torino nel 2004 e giunto alla 7° edizione, si è affermato negli anni come la più importante manifestazione nazionale su queste tematiche. Per gli alti contenuti e finalità ha ottenuto la speciale medaglia di riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica. Gli Enti Locali lo sostengono fin dalla sua nascita, insieme ai principali Ministeri e a tutte le più importanti Associazioni di categoria e genere. Valentina Communication, Agenzia con oltre 30 anni di esperienza nella comunicazione, ne è l’ideatrice.

 Intesa Sanpaolo da sempre investe sulle aziende “in rosa”, per sostenere i loro progetti e piani di business. Lo fa attraverso l’offerta di prodotti di finanziamento e di coperture assicurative creati insieme alle donne, come la gamma Business Gemma. La Banca ha stanziato un plafond dedicato di 600 milioni di euro per l’avvio di nuove attività, investimenti per la crescita e il rilancio di situazioni in temporanea difficoltà. Sul Nordovest è impegnata a diffondere consulenza e formazione per la digitalizzazione e l’internazionalizzazione, e per l’utilizzo dei fondi comunitari e nazionali: è il caso del Fondo Centrale di Garanzia, che ha ampie disponibilità nella sezione speciale creata per l’imprenditoria femminile.

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Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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