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Scrivere su un social network equivale a mettere su piazza virtuale alcune informazioni che desideriamo condividere ma altre no.

Scrivere su un social network equivale a mettere su piazza virtuale alcune informazioni che desideriamo condividere e la sensazione che si ha è quella di pubblicare in uno spazio privato all’interno di una piccola comunità da noi creata tramite contatti ed amicizie, illudendoci così che tutto rimanga confinato nell’ambito di una piccola rete.

Così non è! Dobbiamo imparare a proteggere i dati personali ricordando che
Dal punti di vista legale esiste un Garante della privacy, il quale sempre più spesso nelle controversie legali si trova di fronte ad un ostacolo che impedisce di difendere i diritti del singolo nei confronti della rete: la residenza legale dei server.
I social network, spesso, risiedono in Paesi esteri che possono non applicare le normative italiane ed europee in termini di tutela e garanzia dei dati personali.
Ecco un piccolo vademecum che può aiutare a difenderci dalla ingenuità che commettiamo in rete.
Leggere bene cosa prevedono le condizioni d’uso e le garanzie di privacy offerte nel contratto che ci viene sottoposto quando aderiamo al servizio: le aziende che gestiscono i social network generalmente si finanziano vendendo pubblicità mirate.
Controllare quindi come vengono utilizzati i dati personali da parte del fornitore del servizio o terzi ad esso collegati. Se non si desidera ricevere pubblicità, ricordarsi ad esempio, di rifiutare il consenso all’utilizzo dei dati per attività mirate di pubblicità, promozioni e marketing.
Verificare di poter recedere facilmente dal servizio e di poter in futuro cancellare tutte le informazioni pubblicate.

La data e il luogo di nascita bastano per ricavare il codice fiscale che potrebbe essere usato in maniera fraudolenta. Ed è per questo anche consigliabile non impostare tale dato come password per siti e servizi.
Verificare sempre i livelli di privacy della propria identità.
Controllare come sono impostati i livelli di privacy del profilo: chi ci può contattare, chi può leggere quello che scriviamo, chi può inserire commenti alle pagine, che diritti hanno gli utenti dei gruppi ai quali apparteniamo.

  1. Pensare bene prima di pubblicare i dati personali (soprattutto nome, indirizzo, numero di telefono
  2. Astenersi dal pubblicare informazioni personali e foto relative ad altre persone senza il loro preventivo consenso; si possono rischiare provvedimenti penali
  3. Usare login e password diversi da quelli utilizzati su altri siti web, sulla posta elettronica e per la gestione del conto corrente bancario on-line.
  4. Creare pseudonimi differenti in ciascuna rete cui si partecipa.
  5. Informarsi su chi gestisce il servizio e quali garanzie offre rispetto al trattamento dei dati Personali; si ha il diritto di sapere come vengono utilizzati i tuoi dati (cercare sotto privacy o privacy policy).
  6. Utilizzare impostazioni orientate alla privacy, limitando al massimo la disponibilità di informazioni, soprattutto per quanto riguarda la reperibilità dei dati da parte dei motori di ricerca.
  7. Attenzione all’identità: non sempre parliamo , chattiamo e condividiamo informazioni con chi crediamo. Chi appare come bambino potrebbe essere un adulto e viceversa.

Il gergo della Rete

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Profilo Autore

Anna Diuccio

Ingegnere elettronico, Anna Diuccio,romana d’adozione,sposata con una bimba di 4 anni si è lanciata dul web,tralasciando parzialmente gli studi fatti,per iniziare un’attività che la soddisfa e le rende possibile conciliare la sua vita famigliare con il lavoro. “Gestisco con una collega un sito (www.schadula.it) di un’associazione culturale che si occupa di formazione in cui spesso contribuiamo con articoli redatti da noi su argomenti di attualità (e non) che ci colpiscono in maniera particolare”.

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