Un imprenditore, un manager, un professionista che rinunci alla formazione ha già perso.
Crescendo come ogni lupo che si rispetti non ho perso il vizio, che è quello per cui ogni inizio di settembre coincide con l’acquisto di risme di carta, penne e un bel moleskine nuovo di zecca (rigorosamente pagina bianca o al massimo a quadretti), perché ogni fine estate mi prende la voglia di tornare a scuola. Credo che da sempre sia la mia curiosità a generare questa condizione.
Crescendo tra l’altro ho imparato che c’è talmente tanto da apprendere, che non finirei mai di comperare moleskine.
Vorrei dire a voce alta che più imparo, più mi sembra di non invecchiare. Mi sento attuale, contemporanea, sento di esistere.
E questo è ancora più vero se lo penso applicato al fare impresa.
Non è possibile oggi lavorare senza considerare necessaria, anzi fondamentale la formazione che è in assoluto un investimento indispensabile per qualsiasi azienda.
La formazione ci consente di vivere da protagonisti l’inevitabile cambiamento sociale, culturale ed economico. Come dire, i tempi cambiano, se noi riusciamo a restare al passo con essi allora non soccombiamo.
Per dirla con Darwin “Non è la specie più forte che sopravvive né la più intelligente ma quella più ricettiva ai cambiamenti”.
Quindi formazione = futuro.
Un’azienda, ma anche un imprenditore, un manager, un professionista che rinunci alla formazione ha già perso.
In questo momento economicamente critico e instabile, solo chi si aggiorna è capace di stare al passo coi tempi e addirittura di trovare o ritrovare o magari inventarsi un lavoro.
Ma detto questo come orientarsi?
Costruirsi un percorso oppure pilluccare qua e là al bisogno? Aggiornarsi e approfondire le competenze oppure anche imparare cose nuove?
E poi come orientarsi nell’offerta infinita? Basta cliccare “corsi” su google e si ottengono 59 milioni di risultati.
Innanzitutto aggiungiamo qualche parola chiave, cerchiamo notizie sul formatore/coach che sicuramente si spaccia per esperto, se possibile cerchiamo qualche sua pubblicazione o video su youtube, poi cerchiamo corsi per non più di 15 partecipanti e infine utilizziamo l’istinto.
Ci sono anche molte soluzioni online, ottime per chi non potesse spostarsi.
E libri, dispense on line, ebook, completano il quadro.
Per finire qualche corso di laurea divertente e fuori dal comune:
Laurea in comicità, presso l’Università Solent di Southampton. Nella descrizione del corso di laurea si sottolinea quanto l’humor e gli scherzi agiscano positivamente nella vita di tutti i giorni.
Laurea per fare i pacchi. Per imparare a gestire in modo efficiente l’intero ciclo produttivo del packaging, dalla realizzazione di un packaging ecosostenibile alla logistica. Pensate che il 95% di quelli che si laureano in questo corso, trovano immediatamente lavoro. Dove? Nell’Università del Wisconsin Stout.
Laurea in attività avventurose. Presso il Green Mountain College in Vermont c’è un corso di laurea per formare figure in grado di lavorare nel mercato dell’adventure: sport estremi all’aperto.
Naturalmente per seguire questi corsi occorre parlare perfettamente inglese. Quindi per chi avesse dei problemi con la lingua inglese, conviene iniziare da qui, con un bel corso di inglese, magari tematico per esempio “lezioni di inglese cantato” oppure “corso di cucina in inglese”.