Eros e potere: pensiero divergente

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Desidero dunque, esisto! Amore, quando il bisogno si trasforma in desiderio e può dar vita ad una relazione di scambio reciproco.

Amare, vuol dire cercare inconsciamente quel che ci è mancato e ritrovare, spesso, quello che abbiamo già conosciuto. Lo sguardo di un attimo che si trasforma in un pensiero ricorrente,e poi la conferma di un nuovo incontro sempre più vicino, una mano che ci sfiora per sbaglio e ci fa sentire vivi. Un odore invadente, perchè nuovo, quasi sgradevole per la sua pervasione di senso, poi il ricordo, la ricerca di quella strana sensazione di sentirlo nelle tue narici…quasi da desiderare di non ritrovarlo per la sua intensità.
L’ennesima sbandata? In fondo, quel piacere di lasciarmi andare in un territorio sconosciuto dove ritrovare l’intensità del piacere erotico che mi rende vivo. E’ forse l’attimo dell’incontro che mi abbaglia, o sono io, già pronto vivere quella fantasia che mi deve portare verso un piacere di cui ho bisogno? Non c’è ancora nessuno, ma già desidero, il pensiero mi fa immaginare che arriverà “quella persona” e potrò rinnovare le mie fantasie, i rituali che mi appartengono e consolidano la mia identità. E’ un sano bisogno fisiologico, da bruciare e far evaporare al più presto per essere più fermi e risoluti domani in riunione, senza distrarmi troppo con altri pensieri assurdi. Sesso freddo anti-fusionale, sono bravo, duro un sacco e poi mi sento un leone!
Mi sento benissimo, poi non credo di desiderare ancora un nuovo incontro, mi piace però quel suo modo di fare, manderò un bel messaggio per vedere come reagisce. Sei schiavo dell’attesa di quel momento di contatto?….ma che stupido, ragazzo, hai già quasi 50 anni! Non ci pensare proprio, non serve andare troppo oltre con la conoscenza di lei, se non per illudersi e ripetere sempre le stesse cose, in fondo siamo adulti, che noiaaaa!
Lo spirito umano è esposto alle più sorprendenti ingiunzioni, in fondo ha sempre paura di se stesso e l’atto erotico, dissolvendo la persona che ne prende parte, ne rivela la sua unicità. La vittima è l’essere che muore e si frammenta, non si riconosce più: SONO CALDO! Dove è finita quella sana sobrietà che mi allontana ricco più di prima, abile nell’afferrare e lasciar andare, senza alcun rimpianto?
La trasgressione, sospende il divieto, ma non lo elimina, mi appaga e resta in me come un’esitazione di eventi, inalienabile, sono nell’esperienza interiore più profonda, nel posto dove proprio non volevo trovarmi, dove ci sono i desideri più veri, quelli proibiti, che rappresentano un pezzo di vita che sfugge al pensiero logico, che mi trascina, come un’ombra e mi cattura, come lucida follia.
L’eccitazione sessuale ha reso tutto fantastico, e poi con la mia testa elaboro fantasie da pazzi, non mi serve andare oltre la sperimentazione, mi distacco: SONO FREDDO! Ho sempre la possibilità di ripetere lo schema, in cui non lascio la scelta, sono su un territorio sicuro, è tutto sotto controllo…ho il potere di decidere cosa l’altro deve fare.
La comunicazione ermetica affascina e rende seduttivi, è fatta di gesti, sguardi, atteggiamenti e crea situazioni chiuse, attimi di smarrimento, avanzate e ritirate senza mai definire certezze, non esprime richieste precise, al di là di quella di controllare la relazione. SI, NO, NON SO!
Il potere è creare un mondo senza regole in cui far sognare, tuffarsi per un attimo e uscire dal sommerso di una fantasia di relazione, in cui il gioco è mio. Saper entrare ed uscire dalle situazioni mi rende sicuro e, soprattutto non mi fa dipendere dall’altro, io ho tante cose che mi possono dare felicità, non mi interessa una relazione esclusiva.
Come sarebbe stato facile cedere e lasciarsi andare, mi sarei sentito libero per la prima volta, ma non sono proprio capace di farlo! Il dubbio che quella persona possa essere davvero diversa e unica mi assale la mente e mi impedisce di fantasticare ora, non la desidero neanche più, perchè ho paura di poter credere che i miei riti di seduzione siano solo automatismi e che, invece lei mi ha reso davvero così speciale e tutto sia stato vero.
Sì, è stato diverso arrivare nella fascia invalicabile delle emozioni e non dovermi bloccare, perchè mi sentivo veramente con il mondo in mano. Il desiderio di essere unici per l’altro è solo frutto di una condizione di profondo legame, forse un piegarsi a non poter essere in una condizione diversa.
Ma, io sono fatto così! Devo andare incontro all’abisso di una passione per perdermi, con la possibilità di ritrovare quella parte di me che avevo sempre nascosto e mi faceva sempre sentire SOLO. Sono stato veramente bravo a conservarmi, per poi trasformarmi, evolvere, soffrire, cercare, guardare sempre più da vicino e consolidare il mio ruolo di segugio, dal fine fiuto e sensibile al fascino della mia metà ritrovata. Già, era anche questo un evento prevedibile, in fondo, solo una magnifica coincidenza, attesa da sempre, ma che non poteva essere se non quella, impressa nelle mie fantasie ancestrali, nell’identità desiderata e che credevo smarrita nel tempo.
Ti ho incontrato e non ti ho riconosciuto, prima non ero LIBERO di immaginarti! Il potere chiude la persona a schemi di automatismo, dove la ricerca del piacere è sempre più aderente a modelli culturali, nel costante timore di essere inadeguati e spesso conduce ad un tipo si sessualità imitativa, con codici di attrazione sempre più limitati.
La pornografia è invadente, ogni giorno mi tiene teso e mi rilassa, sarà forse un guizzo di vitalità? L’anima dell’EROS è l’immaginazione, il desiderio che nasce dal concetto di mancanza, esige un rischio e prende tutta la persona. La sessualità è un lavoro individuale, quando agisce con l’amplificazione della capacità di sentirsi fluidi, l’abbandono di tutte le tensioni: erotismo del corpo. L’erotismo è intrappolato, vedi un corpo non riesci ad entrare in quel film già visto, tu dove sei?
mpsimeonepicMaria Paola Simeone ginecologa, sessuologo clinico, ha creato il primo servizio pubblico di sessuologia in italia, nella Asl a Bari, per la prevenzione della violenza, per accompagnare le donne nei riti di passaggio della vita dall’adolescenza alla menopausa; lavora nelle scuole per i corsi sull’affettività e sessualità e per la consapevolezza nella comunicazione virtuale; si occupa di adolescenza, menopausa, problemi di coppia, di identità di genere, di dolore pelvico.
E’ membro della FISS (Federazione di sessuologia) e dell’EFS (Società Europea di Sessuologia) e dell’ESSM (Società di Sexual Medicine).
Partecipa ai convegni internazionali e alla ricerca in ginecologia e sessuologia. Autrice del libro ”l‘intimità perduta, oltre la sessualità alla ricerca dell’eros” Europa edizioni
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Profilo Autore

MARIA PAOLA SIMEONE

Maria Paola Simeone - ginecologa, sessuologa, ha creato una proposta di modello organizzativo per un Servizio di sessuologia per la prevenzione della violenza. Lavora presso il Consultorio Familiare nella Asl a Bari; si occupa di: adolescenza, menopausa, problemi di coppia, di identità di genere, di dolore pelvico.  Nelle scuole ha attivato corsi sull’affettività, sulla sessualità, per la consapevolezza nella comunicazione virtuale e per la diagnosi precoce dell'endometriosi. E' docente all'Università IULM al Master sulla Comunicazione in Ginecologia organizzato dall'AOGOI.  E’ membro della FISS (Federazione di sessuologia), dell'EFS (Società Europea di Sessuologia) e dell'ESSM (Società di Sexual Medicine). Partecipa ai convegni internazionali e alla ricerca in ginecologia e sessuologia. Autrice del libro ”l‘intimità perduta, oltre la sessualità alla ricerca dell'eros" Europa edizioni 2014 Nel 2017 nomina quadriennale "Comité d’experts en prévention et en promotion de la santé " Sante Publique -France

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