Progetto Talenta

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Programma per la valorizzazione del talento professionale rivolto alle donne docenti, ricercatrici e assegniste di ricerca dell’Università di Trieste

TALENTA è un programma per la valorizzazione del talento professionale rivolto alle donne docenti, ricercatrici e assegniste di ricerca dell’Università di Trieste. Il progetto si pone l’obiettivo di contribuire a sradicare la discriminazione delle donne dell’Università degli Studi di Trieste nel riconoscimento professionale e nelle attribuzioni delle cariche nell’ambito degli organi accademici.

TALENTA è un programma per la valorizzazione del talento professionale rivolto alle donne docenti, ricercatrici e assegniste di ricerca dell’Università di Trieste.

TALENTA si pone l’obiettivo di contribuire a sradicare la discriminazione delle donne dell’Università degli Studi di Trieste nel riconoscimento professionale e nelle attribuzioni delle cariche nell’ambito degli organi accademici. Questo programma fa parte di una politica istituzionale che mira alla paritetica rappresentanza di genere a tutti i livelli nell’Ateneo, affinché le donne dell’Università di Trieste raggiungano il loro massimo potenziale e possano beneficiare di una piena partecipazione alla vita professionale universitaria, in tutte le fasi della loro carriera.

Da decenni istituzioni internazionali e nazionali definiscono la presenza di discriminazioni nei confronti delle donne un’ingiustizia nonché uno spreco di talenti, che porta pregiudizio a tutta la società. Tuttavia gli studi ormai indicano chiaramente che il problema della valorizzazione delle donne può essere risolto solo se la nostra società si impegna a risolvere i problemi culturali degli uomini che, ancorati a modelli arcaici, non sono pronti ad accettare una leadership al femminile. Uno dei modi riconosciuti per incidere a livello culturale è operare sulla comunicazione, il principale veicolo culturale nella nostra società. È in quest’ottica che il programma TALENTA si propone di fornire alle partecipanti degli strumenti di comunicazione capaci di modificare, negli altri, la percezione della propria autorevolezza e di leadership.

TALENTA ha ottenuto il patrocinio dell’Associazione italiana “Donne e Scienza”.

I dati

 – sulla situazione italiana rispetto agli altri Paesi europei 

dal documento del Parlamento Europeo “The Policy on Gender Equality in Italy” del 2014:

“Italy is ranked amongst the countries in the EU with the lowest gender equality, according to the European Gender Equality Index. Its performance is above the EU average in one area only, namely health, thanks to Italian women’s long life-expectancy.”

http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/note/join/2014/493052/IPOL-FEMM_NT%282014%29493052_EN.pdf

– sulle politiche di genere nella ricerca pubblica a livello europeo

dal documento della Commissione Europea “Gender Equality Policies in Public Research” del 2013:

“In 2007, the European Commission changed its policy approach from ‘fixing the women’ to ‘fixing the institutions’, corresponding to the process-related approach of gender mainstreaming. In most (European) countries the ‘fixing the women’ approach, e.g. granting individual career development support, is still common and is now complemented by more integrated and systemic changes, i.e. institutional change.”

http://ec.europa.eu/research/pdf/199627_2014%202971_rtd_report.pdf

 

I dati sull’Università degli Studi di Trieste

dal Seminario di Studio  “Riequilibrare le opportunità: le donne all’Università e negli Enti di Ricerca”

di Patrizia Romito, delegata al Riequilibrio delle opportunità, necessità didattiche speciali e disabilità,

Università degli Studi di Trieste, 15-16 maggio 2014:

«Nonostante una forte presenza femminile a livello studentesco, i dati relativi al nostro Ateneo (2012), mostrano che solo il 32% del corpo docente è composto da donne. Un’analisi più dettagliata mostra una situazione paradossale: sono donne il 61% delle laureate; il 53% di coloro che fanno un dottorato; il 47% di coloro che ottengono un assegno di ricerca; il 40% dei/delle ricercatori; il 29% dei/delle professori associati; il 19% dei professori ordinari. Viceversa, sono uomini: il 39% dei laureati; il 47% dei dottorandi; il 53% degli assegnisti di ricerca; il 60% dei ricercatori; il 71% dei professori associati; l’81% dei professori ordinari (dati 2012).

Se nella funzione di Direttore Generale c’è oggi una donna, sono uomini il Rettore e il Prorettore Vicario, così come sono uomini 9 Direttori di Dipartimento su 10, mentre le Vice Direttrici di Dipartimento sono 3 su 10. Nell’attuale fase di rinnovo dei vertici dipartimentali sono state recentemente elette due donne, ma poiché una precedente ha concluso il suo mandato, il prossimo anno accademico 2015/16 vedrebbe la presenza di soltanto due direttrici su dieci Dipartimenti. Si osserva quindi anche nel nostro Ateneo il fenomeno descritto internazionalmente come “leaking pipeline”: le donne sono più numerose, ai livelli bassi/di entrata, ed “evaporano” via via che si avanza nella scala gerarchica e nella progressione di carriera, sia a livello dei docenti che del personale tecnico-amministrativo.» 

La situazione in Italia

La fotografia scattata all’Università di Trieste non si discosta da quella che ritrae la presenza delle donne all’interno di tutte le università italiane. Le immatricolate sono più dei loro colleghi maschi, le ragazze si laureano prima e con voti migliori. Anche nelle materie scientifiche, dove tradizionalmente il numero delle iscritte era inferiore alla metà, siamo ormai arrivate a superare il 50%. Ma se poi una ragazza decide di intraprendere una carriera di ricerca i numeri testimoniano le difficoltà che si incontrano: secondo la ricerca condotta a livello europeo e raccolta nel report “She figures”, è donna il 50,5% degli assegnisti di ricerca, il 34,5% dei ricercatori, il 20.6% dei professori ordinari. Un assottigliamento costante della presenza femminile che culmina nel numero più che esiguo delle donne rettore di Università, inferiore all’8%. In realtà si tratta di percentuali che crescono ogni anno, ma che ancora testimoniano le difficoltà per le donne in ambito accademico. Difficoltà che hanno ragioni strutturali, su cui è necessario che le Università lavorino per cambiare meccanismi e prassi consolidate. Ma accanto ai cambiamenti strutturali vanno pensate azioni che consentano alle donne che fanno ricerca di acquisire competenze che oggi appaiono indispensabili anche nel mondo dell’università, come quelle della comunicazione. 

Programma di TALENTA

TALENTA è un programma di tutoraggio per lo sviluppo personale e l’acquisizione di specifiche abilità di comunicazione e leadership che prevede tre percorsi formativi che si concluderanno con un affiancamento giornalistico che porterà all’attenzione della stampa nazionale i risultati della ricerca delle partecipanti al progetto. Tutte le attività si terranno nel periodo ottobre – dicembre 2015.

  1. un training sull’assertività (quattro incontri pomeridiani di quattro ore). Assertività significa vivere con serenità i rapporti con gli altri con l’equilibrio di chi non subisce e non aggredisce; significa sostenere la propria integrità, la propria dignità e allo stesso tempo incoraggiare ed accettare questo comportamento negli altri. Il training agirà su tre livelli: comportamentale, emotivo e cognitivo, con l’obiettivo di aiutare le partecipanti a prendere consapevolezza del proprio modo di comunicare verbale e non verbale, riconoscere le proprie risposte emotive e comportamentali più o meno assertive in diversi contesti, imparare a selezionare i comportamenti più assertivi tenendo conto del contesto personale specifico, rimuovere gli ostacoli interni dovuti a convinzioni errate, condizionamenti dovuti alla socializzazione o aspettative distorte, esercitare modalità di comportamento e comunicazione nuove e più costruttive.
  2. un incontro sull’autostima (un pomeriggio). L’autostima è una componente fondamentale della personalità e ha un profondo impatto sulle capacità relazionali e lavorative. È costituita da un giudizio su di sé e comprende sia la fiducia nella propria mente e nella propria capacità di affrontare le sfide della vita, sia il senso di avere diritto ad avere successo (Branden 2006). È inoltre strettamente connessa all’assertività. Come molte abilità complesse, può essere sviluppata e migliorata per tutta la vita, portando l’individuo a un maggiore equilibrio interiore e alla possibilità di realizzare al massimo i propri talenti. Un buon livello di autostima non solo è associato a un maggiore benessere individuale, ma permette all’individuo di costruire relazioni sociali soddisfacenti, di avere maggiori capacità di cooperazione, auto ed eterovalutazione e, quando necessario, di essere un leader più efficace. La lezione frontale sull’autostima si propone di offrire informazioni dettagliate su questo importante costrutto, di aiutare le partecipanti a individuare in se stesse eventuali ostacoli alla piena espressione di sé o errori tipici di ragionamento e di dare suggerimenti pratici su come coltivare la stima di sé.
  3. un corso sulla divulgazione scientifica (quattro giornate), per rafforzare le proprie capacità di comunicazione dei propri risultati di ricerca, con laboratori dedicati solo alle iscritte al progetto TALENTA. Principali argomenti che trattati nel corso: la comunicazione pubblica della scienza, la comunicazione con i media, Università e ricerca raccontate attraverso i social network, interagire con il grande pubblico. I laboratori riguarderanno la comunicazione scritta ai media, le interviste radiofoniche e televisive, Facebook e Twitter di base e avanzati, come interagire con il pubblico in occasione di presentazioni, lezioni, festival scientifici.
  4. a conclusione dei percorsi formativi precedenti è previsto un servizio di supporto professionale, a cura di giornalisti professionisti, per promuovere a livello nazionale la visibilità delle ricerche delle partecipanti a TALENTA.

TALENTA è un programma proposto dal delegato del Rettore per la Divulgazione Scientifica, con la collaborazione della delegata per il Riequilibrio delle Opportunità. Si avvale di un finanziamento specifico dell’Università degli Studi di Trieste. Non prevede costi di iscrizione.

Tutte le docenti, ricercatrici e assegniste di ricerca dell’Università degli Studi di Trieste hanno ricevuto un e-mail per l’iscrizione a Talenta.

Riferimenti organizzativi

Servizi per la comunicazione e la divulgazione scientifica Centracon, Università degli Studi di Trieste

Francesca Tosoni (resp. ufficio), tel. 040 558 6184 | Samantha Tedesco, tel. 040 558 6143 | Aurora Fantin tel. 040 558 6137 | divulgazione.scientifica@units.it

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Profilo Autore

Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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