QUANDO LA CLASSE NON E’ ACQUA

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Alcuni genitori diventano irragionevoli  al momento della formazione delle classi e invece di risultare alleati, finiscono per pressare l’istituzione scolastica

Finiti gli scrutini, da qualche giorno molti genitori stanno consegnando i documenti di valutazione, la pagella, ai dirigenti scolastici per la definitiva iscrizione al ciclo scolastico successivo, ad esempio alla scuola secondaria di primo o di secondo grado.

In questo modo si completa la consegna dei documenti richiesti all’atto dell’iscrizione e ogni istituto puo’ cosi’ provvedere a formare definitivamente le classi iniziali, operazione quasi sempre complicata dalla richiesta delle famiglie che a volte tendono a volere scegliere direttamente i compagni di classe del figlio oltre a chiedere l’inserimento nella sezione ritenuta “migliore”.

Dai criteri utilizzati dai dirigenti per la formazione delle classi iniziali potrà anche dipendere l’andamento della didattica e questa diventa quindi un’operazione delicata che dovrebbe considerare vari parametri, ma certamente non messa in atto su suggerimento delle famiglie che tendono ad intravedere il vantaggio soltanto del loro figlio.

Si dovrebbero intanto aggregare in maniera bilanciata gli alunni rispetto al genere, con metà maschi e metà femmine, possibilmente eterogenei per il loro livello di uscita evitando quindi ad esempio di mettere insieme tutti i bravi, per non rischiare una scuola a canne d’organo, con classi che partono gia’ con livelli di eccellenza ed altre piu’ modeste. Stesso discorso vale per il bilanciamento nell’inserimento nelle classi degli alunni stranieri o di quelli che necessitano di Bisogni Educativi Speciali.

Insomma formare una classe iniziale non e’ semplice e necessita della sapienza e dell’esperienza dei docenti e dei dirigenti, che ovviamente sono sempre disponibili ad accogliere qualche richiesta dei genitori, ma senza esagerare.

Quando si tratta della formazione delle classi alcuni genitori diventano irragionevoli e invece di risultare alleati, finiscono per pressare l’istituzione scolastica, soprattutto quando al momento di rispettare regole e criteri, non riescono ad ottenere deroghe o agevolazioni.

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Profilo Autore

Lucia Mosiello

E’ nata a Bologna il 22 febbraio 1962, dopo essersi laureata cum laude in Scienze Biologiche presso l’Università di Roma La Sapienza con una tesi in biologia molecolare del DNA nel 1990 viene assunta come ricercatrice presso l’ENEA per occuparsi sviluppo di sistemi diagnostici innovativi (biosensori) per applicazioni nell’ambiente e nell’agroindustria. Nel 2012 diventa componente del Comitato Unico di Garanzia dell’enea e inizia ad occuparsi anche di formazione nelle scuole e di divulgazione scientifica. In occasione delle Elezioni Amministrative per il rinnovo del Sindaco e dei Consigli Comunale e Municipale del Comune di Roma del 2013, si candida nelle liste del Partito Democratico e viene eletta Consigliere al Municipio XV, presso il quale sta attualmente svolgendo il mandato.

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