Un hamam a Berlino

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Di hamam ce ne sono tanti, ma Detta Von Hund afferma che quello nel cuore del quartiere turco di Berlino  è il migliore che ha provato:)

di Detta von Hund

Nel cuore di Kreuzberg, il quartiere turco, e dove altro se no?

Una fabbrica di cioccolato dismessa e riutilizzata come bagno turco. All’entrata bisogna levarsi le scarpe e poi, nello spogliatoio, tutto il resto. L’hamam è per sole donne, e l’assenza di sguardi maschili birichini agevola nel sentirsi a proprio agio.

Con le altre donne che lavorano lì ci si dà del tu, come tra vecchie amiche.

Nella hall, arredata come un salotto, tra divani e cuscini alla turca, si beve il thè e si gusta un dolce delicatissimo e niente affatto zuccherino.

La scala scende verso la zona dei trattamenti, ovvero la sala con il bagno turco vero e proprio, la sauna, le salette per i massaggi. Passando attraverso corridoi inondati di vapore e di fragranze speziate inebrianti.

Qui e là alcune docce, rifugio e castigo per il corpo accaldato, da fare esclusivamente fredde.

La grande sala di marmo ospita nicchie con lavabi destinati alle abluzioni. Alcune donne siedono con eleganza sullo scalino accanto alla fonte e attingono l’acqua con le apposite ciotole di metallo, come tante repliche di Betsabea al bagno.

Dopo il lavaggio, distendersi al centro della sala sul proprio asciugamano appoggiato sulla lastra di marmo bollente è un’esperienza sublime, e lo sguardo è volto al cielo, filtrato dall’occhio della cupola che sovrasta l’ambiente. Così si potrebbe restare ore, finché non viene a chiamarvi l’inserviente che vi guida alla saletta per il massaggio detto Sabunlama. La prima parte del massaggio consiste in un rude strofinio con un guanto di seta sulla pelle riarsa, alternato a getti di acqua tiepida. Dopodiché, il corpo viene completamente insaponato e sommerso da una sofficissima schiuma. Le mani nude e sapienti della massaggiatrice, erede di una pratica antica, percorrono il corpo lungo le linee dei meridiani, restituendo energia e leggerezza insieme. Infine, il risciacquo.

Dopo un ulteriore passaggio dalla sala vaporosa, o dalla sauna, si passa al massaggio rilassante con l’olio profumato. I polpastrelli non tralasciano nulla, né dita dei piedi, né capelli, né orecchie.

Quando si esce dall’hamam ci si sente come la favorita del sultano, pronta per una notte d’amore.

Bisogna a quel punto fare molta attenzione ad evitare gli sguardi degli uomini che si incontrano per strada perché, come detto, ci si trova in pieno quartiere turco, e gli uomini conoscono il profumo, la morbidezza e la sensualità che emana un corpo femminile dopo l’hamam.

 

 

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