VITA E GIOIA DI UNA “CARUSA TOSTA”

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Un romanzo postumo  di Goliarda Sapienza che costituisce un’autobiografia vera, veritiera ma anche immaginaria

in Wisteria da www.wister.it

La segnalazione #WISTERIA di questa settimana cade su un romanzo postumo di Goliarda Sapienza. Attrice teatrale e scrittrice nasce a Catania nel 1924. Figlia della prima donna dirigente della Camera del Lavoro di Torino, cresce e si forma in una famiglia (filo-anarchica) che respinge vincoli sociali tanto da non farle frequentare neppure la scuola per evitare e scongiurare influenze fasciste. A casa ho sentito più volte parlare di lei e del padre, conoscente di famiglia. Non avevo letto nulla di suo sino a quando, poco prima della pausa di agosto, non sono inciampata ne “L’arte della gioia”.

Un romanzo postumo che costituisce un’autobiografia vera, veritiera ma anche immaginaria. Sembra quasi un romanzo di formazione in cui si intrecciano la dimensione politica con quella sentimentale che sfocia nell’erotico. Tutto scritto con eleganza ed intelligenza. Quell’intelligenza che meraviglia e conquista.

Questo romanzo era stato abbandonato dopo essere stato rifiutato dai principali editori italiani. Viene pubblicato nel 1998 da un editore della stampa alternativa e riceve subito grande plauso all’estero tanto da essere paragonato al nuovo Gattopardo! La protagonista delle pagine è Modesta, una carusa tosta come la “scolpisce” l’autrice sin da subito, nero su bianco; una sorta di narrazione in 3d tanto precisa e dettagliata. Modesta è una donna dinamica, intraprendente, forse anche troppo per i suoi tempi e per la morale comune. Attraversa momenti storici e momenti personali mostrando la sua forza che nasce da un antidoto interiore, l’arte della gioia.

Modesta sbaraglia il destino di chi nasce in una famiglia povera dei primi del Novecento creandosi con talento e intelligenza una vita ricca di esperienze, di emozioni. Scombina le regole dell’epoca seducendo donne e uomini, arrivando ad un matrimonio di convenienza che la introduce in una famiglia nobile. Modesta si presenta come amica fidata, madre attenta, amante e pasionaria. Risulta una figura di valore capace di attraversare un secolo, crescendo e formandosi secondo un esprit du temps che rifiuta, mette in discussione e capovolge alla propria maniera. Modesta vive con piacere e con gioia.

Domenico Scarpa nella Postfazione commenta e chiude affermando «Un libro così non si scrive per correggere la propria vita, quanto per allargarla». E dopo averlo letto posso aggiungere che un libro così non si legge per curiosare in una vita altrui ma per allargare la nostra e sbirciarsi intorno con spirito critico e sorridente. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, leggere un libro dove i veri protagonisti sono il desiderio e la passione potrebbe fornirci una chiave di lettura per migliorarci, per crescere facendo a meno di “guru” a tutti i costi” e aforismi per tutti i giorni. E per dare un nuovo significato al femminismo, per affrontarlo con vero spirito paritario.

#buonalettura

Goliarda Sapienza
L’arte della gioia
2008 – ristampa 2014
Supercoralli
pp. 550 € 15,00

 

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Profilo Autore

Francesca Maria Montemagno

Resiliente felice che si è guadagnata una seconda vita dopo un linfoma. Collezionista di matite e di libri, anche su kindle. Partner di FormaFutura, l’hub dei manager alle prese con il digital change. Esperta di comunicazione e affari istituzionali. Diventa consulente dopo un percorso manageriale di oltre 16 anni in aziende e organizzazione attive nel settore green (ambiente e energia)

1 commento

  1. Uno dei miei romanzi da cinque stelle, in cima alle preferenze, alla mia top ten, capofila dei libri che amo rileggere. Insomma, lo consiglio anch’io!

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