La mia vita come in un romanzo V

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di Caterina Della Torre

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Tuttavia, mentre passeggiava per le vie colme di vetrine di quel viale che una volta era deserto e vuoto, Prospekt Lenin (il viale che congiungeva piazza Puskin con la Piazza Rossa), fece un altro incontro inaspettato. Lara, almeno credette fosse Lara, sebbene il suo volto asciutto ed il corpo agile che ricordava avessero preso altre sembianze. Il viso era gonfio, più paffuto e più ovale. Ma sembrava proprio lei. Non sapeva se azzardarsi a chiamarla, rischiando una sonora figuraccia.
”Lara”, sussurrò. Ma la donna non si voltò. Ripetè il nome a voce più alta. Nuovamente non ebbe risposta. Decise allora di continuare per la sua strada. Voleva arrivare a Piazza Puskin, a metà circa di Prospekt Lenin.

Allungò il passo e smise di guardare le vetrine che poi erano molto simili a quelle che avrebbe potuto trovare in altre grandi cità europee.
Non c’era più il suo negozio di libri preferito, su due piani, libri e dischi.
Aveva tanta voglia di infilarsi dentro e intrattenersi con un po’ di cultura, aspirando quell’odore di carta russa che era rimasto per lei inconfondibile. Invece niente negozio di libri e dischi, ma tanta moda e cosmetica.

Arrivata alla sua meta rimase sorpresa. Campeggiava sul lato sinistro un rosso ed enorme ”Mc Donald”. Anche qui, si disse, anche qui…
L’arresto stupito che causò quella scoperta inaspettata, accorciò la distanza tra Carlotta e la persona che le stava dietro e quindi si trovarono quasi improvvisamente una nelle braccia dell’altra. Lei e la supposta Lara.

Poka ‘(Ciao in russo – si legge pakà) le disse e proseguì parlando nella sua lingua madre…Le chiese chi era, le ricordava una sua conoscente italiana, ma erano passati così tanti anni che poteva anche sbagliarsi…
Carlotta era così felice di averla ritrovata che non riusciva a trovare le parole per una replica. Decise che l’abbraccio avrebbe spiegato tutto e quindi con enfasi le circondò con entrambe le braccia il corpo.

Sì, era lei, la sua vecchia conoscente italiana, ma quanto tempo era passato e che coincidenza che in un solo giorno avesse incontrato due persone del suo passato…Ma le cose non succedono mai casualmente, si disse.

continua

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Dols

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