Aiutare il sud del mondo

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…aiutando le donne. Un progetto di Pangea, fondazione onlus. La donna come moltiplicatrice di benessere. Nel mondo ma anche in Italia

Fondazione Pangea onlus è organizzazione non-profit, nata nel 2002, con l’intento di creare progetti che favoriscano condizioni di
sviluppo economico e sociale delle donne e delle loro famiglie, attraverso l’istruzione, l’educazione ai diritti umani, la formazione professionale, l’educazione igienico-sanitaria e alla salute riproduttiva e la micro finanza, per la creazione di attività generatrici di reddito. Nei paesi poveri del mondo, ma con progettoitalia anche sul terrritorio nazionale. Per saperne di più abbiamo intervistato Luca Lo Presti, fondatore e presidente della fondazione.

Perchè l’aiuto è rivolto soprattutto alle donne?
Perché siamo convinti che la donna sia una moltiplicatrice di benessere bnella società in cui vive e che sia lei il nodo di una rete sociale e di solidarietà. D’altro canto però, molto spesso essere donna significa essere vittima di situazioni politiche instabili, di precetti religiosi e di pregiudizi sociali e di essere privata dei propri diritti. Per questo motivo abbiamo scelto di essere vicini a queste donne, individuando e denunciando ogni tipo di violazione dei loro diritti. Il nostro lavoro non è solo denuncia, ma soprattutto azione. Perché crediamo sia importante aiutare ogni donna a costruirsi una vita ricca di certezze e di speranza per se stessa, per i propri figli e per la comunità in cui vive.

Pensate che in questi Paesi del sud del mondo, la condizione della donna possa cambiare senza un apporto esterno?
Sappiamo bene che le donne in questi Paesi sono spesso discriminate, emarginate, soggette a impoverimento e talvolta totalmente disconosciute.
Per far si che le cose cambino è importante mettere a loro disposizione gli strumenti necessari per permettere loro di riscattarsi economicamente e socialmente, dare loro la possibilità di partecipare attivamente alla vita della comunità in modo che possano loro stesse, unendosi, fare valere i propri diritti. E’ chiaro che è necessario poi un cambiamento culturale, di mentalità, e questo può avvenire solo col tempo, dall’interno. E le donne devono esserne protagoniste.

In Italia come operate?
Nel nostro paese abbiamo sempre svolto un capillare lavoro di sensibilizzazione alla problematica femminile e della violenza contro le donne attraverso campagne di comunicazione, interventi durante convegni o conferenze, all’interno delle scuole e delle università, organizzando eventi culturali, ecc…
Nel 2008 abbiamo deciso di intervenire in modo più concreto anche a favore delle donne vittime di violenze in Italia avviando il
pangeaprogettoitalia. Come nei nostri progetti all’estero, anche in Italia, lavoriamo con delle associazioni locali. Nel caso dell’Italia si tratta di cinque centri antiviolenza, che da anni lavorano nel campo della prevenzione e contrasto della violenza di genere.
Consapevoli del fatto che è molto importante per le donne raggiungere un’autonomia economica per uscire da una situazione di violenza, nei primi mesi del 2009 abbiamo deciso di avviare un progetto di micro finanza anche
in Italia. Con questa iniziativa vogliamo rafforzare e dare ancora più concretezza all’impegno iniziato con pangeaprogettoitalia e avviare un concetto di finanza etica che sia davvero al servizio delle donne, considerate spesso soggetti non bancabili dai circuiti tradizionali del credito.

Infine, nel novembre del 2008, abbiamo lanciato uno sportello antiviolenza online www.sportelloantiviolenza.org per dare un servizio di informazione e di orientamento alle donne che vivono situazioni di violenza. A rispondere alle domande sono le avvocate, le psicologhe e le operatrici dei centri coinvolti nel progetto. Le tematiche affrontate variano dalle questioni legali, psicologiche, sanitarie, alla violenza assistita dai minori.

I temi solidali vengono apprezzati anche in tempi di crisi economica?
In tempi di crisi economica la solidarietà non può e non deve andare incrisi. Non c’è futuro senza solidarietà. Ed è proprio la crisi a
insegnarci che è importante riportare al centro la persona. Bisogna investire nelle persone, metterle nelle condizioni di poter aiutare se stesse e rendersi economicamente autonome.

Come vi finanziate ?
Il lavoro di Pangea si finanzia prevalentemente con donazioni provenienti dai singoli individui e dalle aziende, con le quali organizziamo spesso operazioni di marketing sociale. Abbiamo ricevuto anche contributi da alcune Regioni, Province o Comuni d’Italia.

Pangea nel 2012 compie 10 anni. Vuole indicarci alcuni risultati?

10 anni vissuti ogni giorno a stretto contatto con le beneficiarie, ognuna importante e tutte insieme parte vitale di Pangea. 10 anni in cui Pangea è cresciuta grazie all’attenzione e alla partecipazione di chi ha creduto nel suo lavoro e alle donazioni che hanno permesso di coinvolgere sempre più donne nei progetti di sviluppo.

In 10 anni 12.907 donne, i loro figli e le loro famiglie hanno ricominciato a vivere e a costruire un futuro più sereno grazie alla volontà, alla tenacia, insieme a Pangea e insieme a chi, come tanti, hanno creduto fosse possibile cambiare il mondo a partire dalle persone.

12.907 donne in Afghanistan, India, Nepal, RD Congo, Sud Africa e in Italia, impegnate nel percorso del microcredito, nei corsi di alfabetizzazione, nell’attenzione alla salute, nell’avviare una piccola impresa, nell’uscire dal tunnel della violenza.

E questo è solo l’inizio! Continua a seguirci, ad appassionarti, come noi, al futuro del mondo. Continua ad essere parte di un progetto che pone il coraggio, la dignità, la determinazione delle persone al centro. E da questo centro genera vita.

Ora, vi regaliamo il sorriso dolce di Anisgul, una giovane donna e mamma che ce l’ha fatta, e che nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare, ora ha un lavoro, può mantenere la sua bambina e darle un futuro.
Cosa possono fare le lettrici di dol’s che vi leggono?

Sostenere il processo di empowerment delle donne attraverso il lavoro di Pangea.

Una donazione attraverso RID, bonifico bancario o versamento postale a: Fondazione Pangea Onlus
IBAN c/o Banca Etica, filiale di Milano IT54 A050 1801 6000 0000 0106 392
Conto corrente postale: 36682953

Dedicando il 5×1000 a Pangea
Destinare il proprio 5 x mille a Fondazione Pangea Onlus è semplicissimo.
Basta apporre la propria firma e scrivere il numero del codice fiscale di Pangea all’interno dell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi.
Compila il box delle “organizzazioni non lucrative di utilità sociale” nel modello 730, nel modello UNICO o nel CUD.

Invito tutti a visitare il nostro sito http://www.pangeaonlus.org ricco di informazioni, storie dal campo, video e fotografie.

Seguici anche su facebook: http://www.facebook.com/pangeaonlus

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Profilo Autore

Caterina Della Torre

Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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