Se le donne facessero sciopero generale

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di Virginia Odoardi di womenmustgoon

..vedremmo la vera paralisi nazionale

Il 76,2% del lavoro familiare delle coppie italiane e’ ancora a carico delle donne”, lo rivela l’Istat (fonte: AGI – Agenzia Giornalistica Italia). I dati dell’istituto nazionale, confermano, il sovraccarico lavorativo imposto alle donne, più volte denunciato dalle organizzazioni e dalle persone che si occupano di diritti delle donne e di pari opportunità. La donna è unica responsabile della gestione della vita domestica, in ogni sua sfaccettatura. Non importa che abbia o meno un’occupazione, la casa e la famiglia continuano a essere di sua competenza in quanto donna. L’Istat aggiunge, inoltre, che la cucina è tempio sacro del 90,5% delle donne occupate e, addirittura, del 97,8% delle casalinghe.

Il tempo libero, lo spazio di creazione vera del sé, diventa un ricordo da pre-maternità e, mi si passi il termine, da pre-accoppiamento. L’uomo, invece, scapolo o ammogliato che sia, sembra continuare a disporre di questo angolo di intimità con se stesso, che si sa, è quanto di più utile alla sopravvivenza psicologica di un individuo.

All’uomo è concesso di continuare le attività sportive, coltivare hobby, vedere gli amici, mentre l’angelo del focolare si serra in casa ad accudire le mura e i suoi abitanti. Stanchezza, emicranie e sbalzi mestruali, sono sopraffatti da obblighi e doveri. Un’anestesia generale, praticata per lo più spiritualmente, induce a dimenticare ogni tipo di dolore fisico ed emotivo.

Si è a lungo parlato delle possibili conseguenze di un simile sovraccarico, ma quanto veramente la società riconosce l’iniquità della situazione italiana? Molti sono pronti a convenire sullo squilibrio delle responsabilità genitoriali assunte in una coppia-tipo, ma pochi sono in grado di modificare realmente la situazione.

Il noto quotidiano britannico, The Telegraph, nell’agosto 2011, riportando una ricerca condotta sulle donne dei cinque paesi più importanti dell’Unione, ha definito le italiane come le ‘più tristi d’Europa’. Secondo quanto riportato, infatti, il 76% delle nostre connazionali, è insodisfatta della propria quotidianità (rispetto al 51% delle britanniche, 53% delle tedesche, 57% delle francesi e 63% delle spagnole). Il Telegraph, grazie al prestigio internazionale di cui gode, ha mostrato all’Europa l’insoddisfazione, le difficoltà economiche, lavorative e relazionali affrontate dalle donne italiane.

Ripetere quanto denigrante sia la condizione femminile nel nostro Paese, risulterebbe ripetitivo. Augurarci, ancora una volta, che autorevoli ricerche, come quella dell’Istat possano quantomeno tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema è condivisibile. Operare affinché il sistema patriarcale sia decostruito dall’interno è nostro dovere, ed è per questo che non possiamo smettere di lottare, perchè in fondo, women must go on…

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Profilo Autore

Caterina Della Torre

Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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