Io vorrei…

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 ‘Vorrei…’, un desiderio per la CCSVI e la lotta contro la Sclerosi Multipla.
Con un semplice desiderio i 12 protagonisti del calendario ‘Vorrei… avere il diritto di curare la CCSVI’ chiedono maggiore attenzione da parte delle Istituzioni sulla scoperta di Paolo Zamboni, per combattere la Sclerosi Multipla.
Bologna, dicembre 2011.
Dodici mesi dedicati ad altrettanti semplici desideri espressi in un ‘Vorrei…’ da dodici persone affette da Sclerosi Multipla.
Dodici malati che credono nella scoperta del professor Paolo Zamboni – una patologia venosa chiamata CCSVI, Insufficienza venosa cronica cerebrospinale, fortemente correlata alla SM – e nell’evidenza del fatto che, curando la prima, i sintomi della SM migliorano sensibilmente. Non solo: la malattia può bloccarsi.

E’ questo il filo conduttore del calendario ‘Vorrei… avere il diritto di curare la CCSVI’ voluto dall’Associazione “CCSVI nella Sclerosi Multipla ONLUS”. Alla sue seconda edizione, vede quest’anno la straordinaria partecipazione di artisti e sportivi come Leonardo Manera, Jessica Polsky, Alessio Tacchinardi, Elisa Togut, Andrea Meneghin e Michel Altieri.

Realizzato da Emiliano Bertaggia, fotoamatore e consulente web marketing, il calendario vuole sensibilizzare il pubblico e le Istituzioni sul controverso tema dell’Insufficienza venosa cerebrospinale nella Sclerosi Multipla.
Secondo il professor Zamboni esiste una correlazione tra una patologia delle vene cerebrospinali (la CCSVI – Insufficienza venosa cronica cerebrospinale) e la Sclerosi Multipla: durante i suoi studi ha riscontrato che un’altissima percentuale di malati di sclerosi multipla soffre di malformazioni e/o di restringimenti (stenosi) di tali vene che non riescono a drenare adeguatamente il sangue dal cervello. In prossimità di queste malformazioni il sangue compie una “retromarcia” (reflusso) che provoca anomali depositi di ferro intorno alle vene cerebrali e a livello encefalico e spinale.

La CCSVI è curabile attraverso un semplice intervento di angioplastica dilatativa, che ha l’effetto di “liberare” le vene cerebrospinali e consentire un adeguato flusso del sangue, alleviando in questo modo molte delle sofferenze dei malati di Sclerosi Multipla (vertigini, stanchezza cronica, parestesie, per citarne alcuni), migliorandone dunque le condizioni di vita. Purtroppo ad oggi sia la diagnosi che gli interventi attraverso il Sistema Sanitario Nazionale sono bloccati, mentre sono usufruibili privatamente a pagamento, ma con costi elevati e tempi di attesa molto lunghi.
L’Associazione “CCSVI nella Sclerosi Multipla ONLUS” si propone come un punto di aggregazione per dare una voce ai malati che non vogliono arrendersi, ma continuare a lottare per fare valere il proprio diritto alla salute, richiedendo l’accesso gratuito alla diagnosi e agli interventi.
Il calendario sarà disponibile con offerta libera presso i banchetti associativi e presso le sezioni locali presenti su tutto il territorio Italiano. Sul sito è presente l’elenco di tutte le sedi locali. Ma non finisce qui: a supporto dell’azione informativa, nel sito Internet un video realizzato con la collaborazione degli artisti e degli sportivi ed un’iniziativa chiamata “Facce da Vorrei” con la quale gli utenti di Facebook saranno invitati a seguire l’esempio dei testimonial e lasciare il proprio desiderio e la propria foto con la “faccia da Vorrei” sulla pagina di un gruppo Facebook.

Associazione CCSVI-SM Onlus
Associazione Nazionale CCSVI nella Sclerosi Multipla O.N.L.U.S. Via Fioravanti, 24 40129 Bologna (Bo) Italia C.F. 91321490376 info@ccsvi-sm.org www.ccsvi-sm.org Sede legale: Via Castiglione, 41 40124 Bologna (Bo) Cassa di Risparmio di Bologna IBAN: IT14X0638502401100000009298 Poste Italiane c/c n. 000003334608 IBAN: IT58V0760102400000003334608 1

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