Il cuore di Napoli batte qui

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di Daniela Accurso

San Gregorio Armeno Spaccanapoli

Napoli abita qui. Il quartiere dei presepi, quello delle statuine dei personaggi piu’ attuali è l’emblema della città. Un po’ di follia, tanta
creatività e non manca l’ allegria del cuore. A San Gregorio vale la pena andare e dedicare almeno mezza giornata. A parte la folla di turisti che ormai accalca le viuzze assai strette, ogni bancarella ha un suo perchè.  E proprio in queste settimane  a ridosso del Natale ci si organizza
attraverso un alternato  senso unico di marcia, naturalmente a piedi. Se entri in questo dedalo di vicoli e vicoletti  devi lasciare fuori le regole.

E immergerti nella fantasia e nell’allegria.  C’è di tutto a san Gregorio. Un groviglio di tradizione,  folklore,  passione (per il calcio) devozione (per san Gennaro),  attraverso ninnoli,  poster,  fotografie e tanto altro ancora. Pezzo forte del quartiere,  le  statuine del
presepe che vengono affiancate da collezioni di  madonne, di re magi, angeli  dai volti  imbronciati. Dappertutto  carillons a forma di palla di neve e le immancabili tombole napoletane.  In questo colorato e variegato souk partenopeo  non possono mancare
Pulcinella-dalle dimensioni mignon a quelle maxi-e i famosi  corni,  rigorosamente rossi,  contro il malocchio.  La novità di quest’anno è  la statuina piu’ gettonata ed acquistata  del presepe: Berlusconi con il cartello “Mi dimetto.”  Altra chicca della vie dalle mille proposte, la calamita da frigorifero,  raffigurante una sporta di nettezza urbana con la scritta “La spazzatura di Napoli”.  Tra strilli, tarantelle a volume da discoteca, lucine e babbi natale che cercano di scalare il cielo,  si fa strada una signora anziana. Qui la conoscono tutti, porta una carrozzella rivestita da numerosi strati di copertine multicolori. Ti avvicini,  sei curiosa: cosa custodirà mai la signora? Certamente non si tratta di un neonato. Lei ti guarda,  ti sorride e ti chiede :ne volete? E come per magia comincia a dispiegare ad uno ad uno gli strati  di lana. Da li’ esce un profumo niente male.

Ci sono le focacce tenute bene al caldo. Un euro e cinquanta, ammicca la signora  con  inconfondibile accento  partenopeo.
Non puoi fare a meno di sorridere. E allora scuoti la testa compiaciuto,   pensando : è proprio vero  qui la fantasia è allo stato puro.
Evviva Napoli, Visitarla una volta nella vita non basta.

 

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