Il sesso non conta

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di Caterina Della Torre

Roberto Dadda, ingegnere ”navigato” del web pensa che il genere non faccia più la diferenza nelle tecnologie

Roberto Dadda, classe ’50, pluridivorziato, oggi separato con una deliziosa figlia di quasi 14 anni avuta dall’ultimo matrimonio.

Che lavoro fai? Hai cambiato molte attività?
Oggi insegno Web Design in università, scrivo e sono partner in una società di consulenza, nella mia vita ho fatto sempre il ricercatore, ma cambiando ambiti anche tra mondo molto doversi come la medicina e la banca, credo che in questo tipo di mestiere (la tecnologia applicata) la fertilizzazione incrociata sia importante e che se ci si occupa costantemente della stessa cosa si rischi di inaridire la fonte delle nuove idee.

Cosa fa la tua compagna? Chi si occupa della famiglia? Casa etc…
La mia attuale compagna si occupa di immobiliare, lei vive in Costa Azzurra, io passo molto tempo là, ma lavoro prevalentemente a Milano, abbiamo dunque due case, quando siamo insieme collaboriamo alla gestione della casa.

Quanto hai concorso alla valorizzazione dell’identità lavorativa di lei? E sociale? O quanto AVETE INFLUENZATO VICENDEVOLMENTE LE VOSTRE CARRIERE?
Ci siamo conosciuti una decina di anni fa quando le nostre carriere erano già molto ben delineate, certo discutiamo e condividiamo le scelte anche oggi.

In una ricerca fatta dalla Bicocca, anni fa, risultava che sia importante per la progressione sociale di un uomo o di una donna il compagno che le sta a fianco? Tu che ne pensi?
Credo che la progressione sociale di entrambi sia fortemente legata alla serenità con la quale si affronta la vita e di conseguenza il compagno o la compagna che si hanno accanto hanno un peso determinante. Credo anche sia molto importante un equilibrio: se si è molto impegnati bisogna esserlo entrambi, una persona molto impegnata con una che ha poco da fare non funzionano!

O è vero anche l’inverso? Cioè il sistema coppia regge di più in un contesto sociale?
Non credo che la cosa sia automatica, dipende fortemente dalle situazioni.

La tua compagna è femminista E se sì in che cosa? E tu condividi i suoi femminismi o li trovi superati?
Cosa vuole dire femminista? Se vuole dire pretendere uguali diritti, uguali doveri e uguale dignità non credo che ne abbia bisogno, è un modo di rapportarmi alle mie compagne che ho avuto sempre dentro.

E lei condivide i tuoi hobbies maschili o credi che non sia necessario condividere tutto per stimarsi e apprezzarsi?
Non credo che la condivisione degli hobby sia determinante, anzi è bene avere spazi propri, certo ci sono cose che è importante condividere, noi per esempio amiamo molto viaggiare anche il luoghi inusuali, adoriamo per esempio l’India e la viviamo da viaggiatore e non da turista, se questo mancasse mi dispiacerebbe molto.

Cosa ne pensi delle donne al giorno d’oggi? Pensi che abbiano raggiunto già le pari opportunità o che ci sia ancora molta strada da fare specie in alcuni ambiti di potere?
Di passi avanti negli ultimi cinquant’anni se ne sono fatti tanti, ci sono ambiti nei quali la parità è credo consolidata, ci sono mondi che restano molto maschili, per esempio la chirurgia, ma anche lì le cose si stanno muovendo. Credo che la situazione italiana sia piuttosto regionalizzata.

Donne e comunicazione. Dove le donne riescono meglio?
Non credo che ci siano specificità legate al genere, ci sono le persone e se sono brave sono brave. Ho conosciuto donne bravissime in ogni settore e lo vedo anche nei miei studenti dove le donne sono mediamente più brave della media degli uomini anche in cose molto tecnologiche.

Cosa pensi delle donne italiane? Insietro rispetto a quelle straniere nell’emancipazione, anche lavorativa?
Anche qui credo non si possa generalizzare, certo ci sono nazioni nelle quali la emancipazione è partita molto prima, mi viene in mente il nord europa, e di conseguenza è più consolidata, ma ci sono anche moltissime nazioni dove le donne stanno, ahimè, molto peggio che da noi!

Infine donne e tecnologie. Quanti passi hanno fatto avanti? Oppure sono rimaste relegate ancora all’aspetto umanistico di redazione?
Conosco donne estremamente brave in tecnologie anche molto complesse e uomini assolutamente negati per la tecnologia, credo sia più che altro uno stereotipo che perdura, io quando salgo in aereo e vedo che il pilota è una donna mi sento per esempio perfettamente a mio agio…

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Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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