La prima scienziata ribelle? Eva

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In sua memoria, ripubblichiamo un articolo di Cinzia Ficco, già apparsa su dols.

Parla Margherita Hack, astrofisica, appassionata di Pinocchio

“La prima scienziata che si ribella all’autorità? Eva, simbolo della curiosità degli esseri umani, che vogliono conoscere, capire il mondo che li circonda”.

A dichiararlo Margherita Hack, astrofisica e divulgatrice scientifica.

Nata a Firenze nel ’22, che di recente ha scritto “Le mie favole. Da Pinocchio a Harry Potter (passando per Berlusconi)”, per le Edizioni dell’Altana (Roma).
La redazione di dol’s l’ha intervistata.

Gettiamo un occhio sul suo ultimo lavoro dedicato alle favole.
Nel libro parlo soprattutto di Pinocchio, il libro su cui ho imparato a leggere e che rispecchia molte caratteristiche e personaggi della nostra società. Poi parlo di altre favole, una tratta dalla Bibbia di un dio sadico che mette alla prova Abramo. E ancora parlo dell’Odissea e dell’avventuroso viaggio di Ulisse, a cui forse in parte si era ispirato Collodi per Pinocchio. Accenno alle favole di Alice e Peter Pan e le confronto con Pinocchio.

Che è il suo mito. Ma qual è la favola più grossa che hanno raccontato all’uomo e sull’uomo ?
Dio ha creato il mondo e poi l’uomo, e per creare la donna ha dovuto prendere una costola a Adamo. Il peccato originale, che grossa balla!

Adamo ed Eva, il peccato e la conoscenza. In cambio dell’immortalità l’uomo deve rinunciare alla sua sete di conoscenza. Quindi all’idea del progresso. Cosa ne pensa?
Eva è il simbolo della curiosità degli esseri umani che vogliono
conoscere, capire il mondo che li circonda, è la prima scienziata che si ribella all’autorità.

Il progresso è racchiuso nel grande progetto divino. Un’idea verosimile?
Dal trattamento che Dio riserva ad Eva si direbbe che il progresso non è parte del progetto divino. E’ la disobbedienza di Eva che dà inizio al progresso della conoscenza.

La creazione dell’uomo da parte di Dio a sua immagine e somiglianza. Cos’è per lei un’espressione di amore infinito o un ricatto?
E’ un’espressione della nostra pretesa di ritenerci padroni del mondo e di tutte le altre creature viventi.

Quanto l’uomo è libero da Dio?
E come può essere una vita senza Dio? Sì, senza Dio l’uomo è autore della propria vita, diventa più responsabile delle proprie azioni, consapevole dei propri errori, ma così si carica di maggiori aspettative e quindi di ansia.
Senza Dio l’uomo è diventato adulto, non ha più bisogno del padre amorevole che lo premia, ma lo castiga.

Com’è il suo rapporto con Dio?
Capisco che la scienza non è in grado di dimostrare né che Dio c’è, né che Dio non c’è. Ma l’idea di Dio mi sembra assurda, inventata dall’uomo per spiegare tutto quello che la scienza ancora non spiega o forse non potrà mai spiegare e per soddisfare il desiderio di non morire, la fede nell’al di là. Perciò la mia è fede nella non esistenza di Dio. Tutto ciò che esiste è una naturale conseguenza della materia nelle sue forme più elementari ad aggregarsi e a formare tutto ciò che conosciamo

E come considera i credenti?
L’etica dell’ateo è superiore a quella del credente perché ritiene il rispetto di tutti gli altri viventi un imperativo morale per cui non si aspetta premi, né castighi.

Come vive la morte ?
La morte non mi preoccupa: come gli epicurei penso che finché ci sono io non c’è la morte, quando c’è la morte io non ci sarò più.

Può esistere l’idea di un progresso senza fine?
Il progresso consiste nella conoscenza e la scienza si avvicina alla verità senza mai raggiungerla completamente.

Abituata a “trattare con le stelle” come vive i problemi quotidiani? E quindi come vive le sofferenze, i dolori? Relativizza tutto?
Il fatto che uno studi le stelle o le particelle elementari non ne fa una persona diversa dalle altre e quindi vivo gioie e dolori come tutti, aiutata dal mio carattere prevalentemente ottimista

Tornando ad Eva, è stata lei a trasgredire alla legge divina. Una donna. Cosa significa?
Eva è stata la prima mitica contestatrice dell’autorità. Anche oggi spesso le donne sono più dirette, più coraggiose degli uomini, meno conformiste

Sembra che abbia una predilezione per Pinocchio. Ma quale il personaggio femminile delle fiabe che le piace di più?
Pippi calzelunghe è un personaggio femminile contro la tradizione.

Cosa sta studiando in questo momento?
Ormai sono in pensione da undici anni e più che fare ricerca attiva cerco di tenermi aggiornata e divulgare le ultime scoperte della scienza.

Tra una ventina di anni cosa si saprà in più della materia ?
Spero si riuscirà a capire cos’è la materia oscura e a osservare dei pianeti extrasolari simili alla Terra.

Ma come è nata la sua passione per le stelle?
Nessuna passione particolare. Al liceo la materia che mi piaceva di più era la fisica e così all’Università mi sono iscritta al corso di laurea in fisica. Poi mi è capitato di fare una tesi in astrofisica e lavorando alla tesi ho cominciato a capire cosa significa fare ricerca. Dopo la laurea ho cercato di seguitare e dopo due anni di precariato ho vinto un posto di assistente alla cattedra di astronomia all’Università di Firenze.

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Profilo Autore

Cinzia Ficco

Pugliese, classe ‘69, laureata in Scienze politiche, giornalista pubblicista, è responsabile del magazine www.tipitosti.it, il blog di chi non molla. Sposata, ha una bambina che si chiama Greta, si diverte a scrivere per lei racconti. Ha pubblicato Josuè e il filo della vita, Il re dalle calze puzzolenti, Tina e la Clessidra, con la casa editrice Edigiò. L’ultimo è Mimosa nel regno di sottosopra, pubblicato da Intermedia.

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