Blogging Day #2eurox10leggi. I risultati.

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di Manuela Mimosa Ravasio

Sono 50 i blog che hanno partecipato al Blogging Day #2eurox10leggi dell’11.11.2011.
Nello stesso giorno su Twitter, secondo Hashtracking, l’hashtag #2eurox10leggi il valore dei tweet è stato 822, 573,531 per le impression e 110,578 per i followers. E mentre il blog, sempre tra il 10 e 11 novembre veniva visitato da quasi 8000 utenti, la prenotazione quote raddoppiava.

Ma cosa è emerso dalla riflessione collettiva generata dal Blogging Day? Ecco una piccola classifica di parole e temi proposti dai vari post.

Un primo dato condiviso è quello di considerare le questioni di genere non questioni per sole donne (La Tigella). D’altra parte, non ci può essere distinzione di genere quando si parla di dignità nel lavoro, nella famiglia e nella società (ifratelliKaramazov). Il muro che separa uomini e donne nei temi solitamente posti dalle donne è stato quindi abbattuto? La condivisione tra i generi è davvero la strada per avere una società migliore a misura di uomini e donne? (La Pillola Rossa di Grimilde e Pragnatiko). A guardare la partecipazione di molti blogger uomini a questa giornata si direbbe di sì. Ancora più chiaro chi afferma che la mancanza della voce delle donne in questo Paese è la madre di tutte le ingiustizie, mentre la loro scarsa presenza nella scena pubblica non è un problema delle donne ma un problema di tutta la società (Pratiche Sociali).

E, non è un caso, tra le leggi più sentite ci sono quelle che riguardano la conciliazione dei tempi dei lavori e della famiglia e della loro condivisione (Mammaeconomia, Articolo37). Emerge, dalle donne, un desiderio di impegnare i propri talenti nei lavori, di essere produttive al di là della famiglia (Mamma che testa, Cuor di carciofo). Ed emerge, la condivisione di una maternità-paternità di pari dignità e responsabilità, considerata cosa positiva anche per gli uomini (Elena cittadina del mondo).

Altra parola, e desiderio, ricorrente è cambiamento. Un cambiamento che arriva delle piccole cose, come la ripartizione dei lavori di cura e della famiglia, ma capace proprio per questo di produrre profonde rivoluzioni nel nostro modo di vivere e quindi nella società (Blimunda). C’è però chi è andato oltre e, su Twitter, ha chiesto a varie personalità, da Pippo Civati a Alesandro Maran, se ritenevano possibile un Premier donna. Perché proprio la presenza delle donne è sinonimo di cambiamento, mentre un’operazione come #2eurox10leggi è vista come un acceleratore dei tempi della politica (Una Opinione).

Fanno coppia con la parola cambiamento quelle di consapevolezza e partecipazione. La presa di coscienza di queste problematiche da parte di uomini e donne è indispensabile per una società più matura e giusta (A.r.p.a. Raggiungimento Parità e LaTina), fino a costituire un vero e proprio potere per le donne e gli uomini che intendono parlare, e influenzare, i processi della politica (Ipaziaèvviva). Partecipazione è nei post del Blogging Day quasi un mantra positivo, legato alla parola libertà (Chiaradinome), e legato alla possibilità di essere protagonisti di un nuovo processo democratico capace di rinnovare la fiducia tra istituzioni politiche e cittadine e cittadini (Donne Manager Italia, Ipaziaèvviva). Qui non si chiedono soldi, ma molto di più, si chiede partecipazione (Lucia e basta). Si chiede cittadinanza attiva per chi, citando Albert Einstein, non vuole cadere nell’inerzia dei giusti (Mamarketing).

E speriamo che questo impegno dia i suoi risultati. In labore fructus (Lucio Cincinnato per pensieridiStefania), affinché le donne diventino, da oggetto, a soggetto della politica. D’altra parte, l’esigenza del fare, di provare a fare, è vista come l’unico modo per incrinare un sistema che è sempre stato impermeabile alle questioni femminili (Sabrina Arcarola). E anche ora, in piena emergenza, le questioni delle donne rischiano di essere inascoltate, quando invece potrebbero rappresentare il volano del cambiamento (Donne in Ritardo).

Partecipare quindi è l’unico modo per agire nella realtà (Wonderpaulastra), per esercitare le nostre volontà.

Partecipare è l’unico modo per uscire dall’individualismo e recuperare un senso del noi, abbassare le proprie personali differenze a vantaggio di una lotta comune (Una Opinione). Mettersi insieme pur nelle differenza dunque (Donne Migranti, Era ora di iniziare), mettersi insieme per agire nella Realtà. 12 mila persone che non si conoscono e che si mettono insieme per una causa comune può far paura, ma mi piace (Pentapata).

Perché #2eurox10leggi è nato dalla Rete ma dalla Rete vuole uscire (BatBlog)e non vuole certo essere una sorta di Second Life (Blogger Creativa, ifratelliKaramazov). D’altra parte, #2eurox10leggi per alcuni è già di per sé un fatto (Donne Migranti) e pronto per chiamare al tavolo della partecipazione anche competenze e talenti capaci di accrescere quella consapevolezza e quell’impegno a cui hanno partecipato, finora, più di 1000 fra uomini e donne (Ipaziaèvviva).

 

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Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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