Donne che corrono da sole

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Accade ogni giorno che qualche giovane donna o anche signore piuttosto mature si ritrovino a ricominciare da tre una vita in singolo oppure con uno o più figli da curare, per l’abbandono del compagno o la libera scelta di correre…da sole.

E’ l’ alternativa diffusa ad un’infelicità passiva e frustrante del quotidiano che la parte maschile in alcuni casi “tollera” ed è più disponibile ad accettare per non dover rompere equilibri consolidati e in certo modo acquisiti.
Nel genere femminile vi è più decisione, minore timore a ricominciare sapendo bene che il più delle volte quando “lui” se ne va, il ruolo femminile dovrà integrarsi con quello maschile in ogni situazione del quotidiano…

Sono molte le signore che scrivono a DOL’S e raccontano di ex che dopo la separazione si vedono ritornare in pista pronti a riappropriarsi della vita, ma con un improvviso oblio più o meno latente della funzione genitoriale per non parlare della totale sparizione dalle incombenze della famiglia, comunque esistente, anche se non convivente: dalla più banale rottura al grande guasto, con la difficoltà a reperire sia nel piccolo paese che nella grande città, manodopera disponibile e qualificata oltre che affidabile.

Ecco allora che entrano in gioco le single che dapprima improvvisando poi prendendoci davvero gusto diventano delle brave self women riuscendo a riparare, ristrutturare, decorare come mai avevano nemmeno supposto di essere in grado di fare.
Proprio in questa quotidianità danno prova di un straordinaria autosufficienza creativa e produttiva che da sempre è stata prerogativa del maschio.
Nell’immaginario femminile l’uomo capace di “saper fare e saper riparare” ha da sempre rimandato l’idea del compagno “macho” capace di far fronte a tutto, protettore del nido, provvidente e pronto ad affrontare ogni evento, con destrezza e abilità.
Di fronte all’evaporazione degli “uomini FABER” sono sempre di più le ragazze con la valigetta degli attrezzi accanto al beauty case.

In quest’ottica rientra l’idea geniale che ha avuto una giovane imprenditrice Simona Salustro che ha aperto un accattivante Store il DECRI, appena inaugurato domenica scorsa, il negozio spazioso e ordinato riserva una bella attenzione alla clientela femminile, facendo trovare al gran numero di signore che entrano nei locali, intere pareti attrezzate e materiali di ogni tipo pensati per incuriosire e soddisfare ogni richiesta di autosufficienza nell’Homeworks femminile.
Per questo siamo andate a trovarla.

Incontriamo Simona nel suo studio, è, alta, sportiva, incarnato perfetto, occhi chiari, brillanti e attenti, molto femminile e molto impegnata.
Gentile e disponibile accetta con piacere di rispondere alle nostre domande:

Mi pare ovvio chiederle come le è venuta l’idea del DECRI , uno Store particolare e innovativo, con un’ attenzione tanto specifica e riservata al genere femminile?
L’idea del DECRI’ nasce dall’ attenta analisi che costantemente facciamo sul nostro territorio al fine di valutare concretamente che cosa possiamo offrire ai consumatori. Il momento economico in cui versiamo, ci impone oggi più che mai attenzione e coraggio nel proporre sul mercato idee e prodotti che incontrino le esigenze del cliente in senso assoluto.Negli ultimi tempi il settore dei “fai da te” si è grandemente ampliato e specializzato in direzione “uomo”. Da qui la domanda: ma siamo sicuri che il BRICOLAGE deve essere rivolto unidirezionalmente al maschile? La risposta ci è parsa da subito ovvia. Assolutamente no. La casa, la decorazione e più in generale l’arte di creare/decorare riparare, è per definizione, tinta di rosa.

Lei pensa quindi che oggi l’Homeworks non sia più solo per gli uomini?
Il mondo del “fai da te” ha diverse sfaccettature e può’ essere visto da diverse angolazioni. Noi abbiamo scelto “la prospettiva rosa” che, pur non escludendo ovviamente l’offerta tradizionalmente maschile, punta a rivalutare il ruolo della donna all’interno delle mura domestiche , come atavica ed incontrastata regista dell’home menage . Alla donna appartiene la gestione della casa, l’attenzione, la cura ed il rinnovamento costante del focolare domestico ed è proprio per “lei” che abbiamo deciso di plasmare una nuova tipologia di Store .
Tanti prodotti nuovi, maggiore attenzione ai settori del decoupage, dell’accessoristica, dell’arredo.
Non a casa DECRI è l’acronimo di decorare, creare, riparare.

Nel suo DECRI ci sono molti materiali, molti colori e corsie pensate soprattutto per esaltare e potenziare la creatività femminile. Questo, a suo parere, scoraggia la tipologia del cliente maschio che “non deve chiedere mai”, cliente tipico dei centri di Bricolage?
Assolutamente no. Il settore bricolage al maschile è un must che permane anche nel nostro nuovo format: semplicemente si integra e strizza l’occhio anche all’innovazione ed all’inserimento di reparti che fino ad ora non avevano, a parer nostro, il giusto risalto . Vogliamo rimanere competitivi sul mercato come prezzi e come offerte. Crediamo semplicemente che anche l’innovazione e la costante ricerca di soddisfare tipologie di clienti sempre più ampie, sia oggi la chiave di volta per fare Impresa.

Lei ovviamente crede e ha investito nel successo della sua Impresa, come hanno risposto le prime clienti di DECRI?
R. L’apertura dello Store è recentissima e ad oggi non sono in grado di fornire numeri specifici.
Posso però dire che i feedback sono estremamente positivi. La realtà territoriale nella quale nasce questo primo punto vendita, è fortemente recettiva nei confronti delle novità. Ed ad oggi, la “nostra novità DECRI’” sembra aver riscosso parecchio successo.

Che cosa pensa, Simona, delle donne single?
Bella domanda. In quanto facente parte della “categoria”, non posso che elogiare lo stato SINGLE delle donne.
Da sempre sono convinta che la donna sappia stare da sola.
Autosufficienza, indipendenza, determinazione credo siano i tre leit-motiv della personalità femminile moderna.
Essere single Non sempre è facile. Questo è innegabile. Ma ci siamo ormai arrese al fatto che non fa per noi accontentarci ed allora, oggi più che mai, diamo credito alla saggezza popolare per la quale: meglio sole che…!!!!

Lei sarebbe una potenziale cliente del suo DECRI?
Lo sono già!!!!

Grazie tante Simona, a nome di tutta Redazione di DOLS e grandi lodi alla sua fantastica iniziativa DECRI che avrà sicuro successo.
Grazie a voi. Per me è stato un immenso onore e piacere.

Simona ci accompagna alla porta dello studio molto luminoso e decisamente arredato con gusto e mentre ci salutiamo, intravediamo su un tavolo posto accanto alla sua scrivania un portatile, il cellulare e un kit di cacciaviti.

Simona Salustro, imprenditrice già titolare di numerose attività tra cui Cinepark (multisala di Cento) – un punto vendita Brico Center nel parco commerciale White Park di Cento e titolare dell’Hotel Residence White Palace di Cento, già vincitrice del Premio Nazionale Giovani Imprenditori, è stata eletta presidente provinciale del Gruppo Giovani Imprenditori all’unanimità dall’assemblea dei giovani di Ascom Confcommercio Ferrara.

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Profilo Autore

Maria Cristina Paselli lifecoach

Specializzata in Scienze d’Azienda, Gestione di Risorse Umane, lavora da tempo nei settori dell’Alta Formazione per Manager, nel Coaching, nella Comunicazione Positiva, Marketing, Creazione di Team Leader, Immagine Personale, Leadership Aziendale e nella Selezione di Personale Hight Level. Collabora con Province e Regioni per Corsi di Avvio e Formazione all’ Imprenditoria . Consulente di Aziende Private ed Enti Pubblici per Attività di Organizzazione, Management, Aggiornamento professionale, Progettazione, Formazione sul Lavoro ed Orientamento. Ha pubblicato testi sulla Formazione, l’Inserimento e il Ricollocamento di donne, adolescenti difficili, adulti e categorie ritenute socialmente deboli. Ha realizzato la sceneggiatura di Performance teatrali al termine di Corsi di Autostima. Ha progettato e diretto Programmi di Prevenzione e Mantenimento del Benessere Psicofisico in Centri di Cura, collaborando con specialisti e terapisti orientali, sia in Veneto che in Toscana.

1 commento

  1. Non ho mai pensato che il bricolage fosse solamente maschile. Sarà perchè conosco tante donne che si son date da fare con il restauro mobili, piccoli lavori di abbellimento casa, ecc. Credo che una modalità innovativa in questi specifici negozi possa essere la consulenza tecnica: è meglio quell’olio o quel prodotto per migliorare la cassapanca dal legno troppo secco. Come posso cambiare la cerniera di un mobile. Come risistemare una parete, quali colori utilizzare per dar luce, ingrandire …. Diciamo che nei brico center dei centri commerciali manca questo rapporto (tipico del vecchio negozio specializzato, che non si trova più)

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