Dal mainstream ai social media: presenti, assenti o distorte?

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sabato 19 novembre · 11.00 – 13.00 – MILANO
LA CORDATA, Residence San Vittore, Via San Vittore 49 – sala auditorium

Quale presenza viene riservata alle donne nei media, come vengono rappresentate nelle notizie e quali sono gli effetti dell’assenza e della distorsione delle tematiche femminili? Una parentesi verra’ dedicato ai social media ed in particolare ai nuovi canali web come blog e piattaforme crossmediali.

Interventi:

ore 11.00
Introduzione a cura
di
Cristina Molinari – Presidente Pari o Dispare

Marilisa D’Amico
– Avvocato, Ordinario Diritto Costituzionale
Universita’ Statale di Milano, Consigliere Comune di
Milano
ore 11.30
Interventi di
Emma Bonino – Vice Presidente Senato e Presidente onorario di Pari O Dispare
Francesca Zajczyk – Docente Universita’ Bicocca e Delegata per lo Sviluppo delle politiche di P.O. per il
Comune di Milano

Danda Santini – Direttore responsabile del mensile Elle

Donatella Martini – Presidente di DonneInQuota

Layla Pavone – Presidente onorario IAB ITALIA e Managing Director di  ISOBAR
Cristina Sivieri Tagliabue – Direttore responsabile di WOMEN e fondatrice di Non Chiederci la Parola

 

I lavori si concluderanno per le ore 13 dopo aver riservato una  parantesi alle domande dal pubblico.
Si prega di confermare segnalando la propria adesione all’indirizzo podmilano@gmail.com

 

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Profilo Autore

Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

11 commenti

  1. Iniziativa più che valida sia per l’importanza e l’attualità dei temi trattati, sia per lo spessore dei relatori.
    Il pericolo di questi convegni resta sempre la passerella ed il protagonismo dei relatori e la passività del pubblico.
    Sarebbero auspicabili seminari con gruppi di lavoro in cui tutti siano protagonisti attori e portatori di idee.
    L’altro rischio concreto è quello della totale femminilizzazione dell’evento. Per crescere occorre confrontarsi anche con la “controparte” (uomo o maschio che dir si voglia) perchè la società cresce e si sviluppa in una visione condivisa di vita, di cultura e, conseguentemente, di società, appunto

  2. Dols

    Giuseppe, condivido il tuo giudizio e commento, ma anche nei consessi ”maschili” spesso sucede lo stesso. Forse bisogerebbe imparare a dialogare di più…

  3. Dols

    Da parte di Cristina Molinari, presidente di Pari om dispare :
    ”noi abbiamo un file contatti di più di mille contatti. abbiamo sempre alcuni uomini tra il pubblico e vorremmo fossero di più . E’ comprensibile che molti , anche se favorevoli all’equiparazione femminile, non si sentano a proprio agio in un pubblico femminile al 90% . Chi tra noi ha fatto vita di azienda capisce questo disagio, avendo speso gran parte della vita essendo l’unica tra donna in contesti totatlemente maschili. Speriamo che gradatamente questo si superi e un numero sempre maggiore di uomini decidano di partecipare e contribuire con il loro punto di vista. “

  4. Ben vengano questi incontri, anche se tutti al femminile!La presenza maschile, senza dubbio, darebbe una valenza in più, ma mi capita spesso di trovarmi in contesti dove è numericamente inferiore.
    I temi che si affrontano appartengono ad entrambi i generi e, perciò, mi auguro che presto potremmo confrontarci e contribuire ad una visione d’assieme!

  5. Rispondo a Giuseppe Liuccio del quale condivido il timore. Non mi risulta però che l’inviro sia rivolto esclusivamente a donne dunque… Giuseppe, vieni vieni all’incontro portando con te altro pubblico maschile!

  6. Credo che anche parlare solo tra donne sia utile per un motivo molto semplice: siamo noi donne ad aver agevolato anche un certo modo di rappresentarci e questo ci impone una riflessione di “categoria”. Ovviamente è il risultato di un sistema di valori e di comunicazione al quale spesso ci si è adeguate per sopravvivere, ma ciò non toglie che è necessario avere una maggiore consapevolezza dei meccanismi di un sistema di comunicazione sociale che distorce l’immagine della donna contemporanea. Una riflessione sull’identità e sugli obiettivi è d’obbligo, specie alla luce degli ultimi risvolti sociali di questo Paese, dove le donne sono scese in piazza contro il “sistema bunga bunga”, ma poi le protegoniste vengono pagate profumatamente per inaugurare discoteche e ristoranti. Chi “usa la testa” in questo Paese non ha merito purtroppo. Forse la logica dell’essere ha oggi trovato applicazione con la politica-spettacolo messa da parte a favore di un governo di “tecnici”. E’ la fine degli ideali sociali? Forse un’occasione per una pausa di riflessione…..

  7. Annamaria Arlotta on

    Perché, perchè vivo a Roma e tutte le cose interessanti succedono a Milano? Spero che il materiale relativo all’incontro appaia presto sul web. Sono d’accordo con Giuseppe, le battaglie per il progresso vanno fatte insieme e la vera divisione è tra i portatori di valori giusti o sbagliati.

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